"Perle di vetro Africane
antiche o meglio Veneziane antiche"
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" Perle
Africane antiche appartenute ai re del popolo Ashanti." |
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Gli
Ashanti ( Gahna ) una delle più ricche e potenti tribù del
continente Africano, fu anche una delle poche società
Matriarcali dell’africa occidentale, famosi per il loro
splendore e la loro ricchezza. Durante il periodo della tratta
degli schiavi vissero il massimo del loro potere che durò dal
1680 al 1896. In questo periodo cercarono di estendere il loro
territorio agli stati confinanti e i prigionieri catturati
venivano barattati con munizioni, stoffe, perle di vetro ed
altre mercanzie. Inizialmente questi scambi avvennero con mercanti Portoghesi, poi
con gli Olandesi, con i
Danesi ed infine con gli Inglesi che nel 1874 conquistarono Kumasi
capitale degli Ashanti e vi fondarono la colonia denominata “Gold Coast”.
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“Perle di vetro antiche denominate millefiori o murrine” |
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Il nome di queste perle di vetro deriva proprio dagli
elaborati disegni floreali. Questa tecnica è nata ca. 1500 anni prima
di Cristo in Mesopotamia. L'arte del mosaico fu
perfezionata nei secoli successivi per poi scomparire quasi
definitivamente verso l’anno 100 dopo Cristo. I Veneziani
a cavallo tra il periodo Alessandrino e quello Romano,
rielaborarono questa tecnica, Plinio il Vecchio nella
sua Naturalis Historia parla di ciotole realizzate con murrine
accostate e ricotte, "vasa murrhina".
Questi
preziosi oggetti erano conosciuti anche come vetro mosaico. Per
realizzare questi oggetti si tiravano le bacchette di vetro
realizzate con motivi floreali, si tagliavano
dei piccoli cilindri, si applicavano su un perla madre che poi
veniva ricotta, il risultato e visibile nella foto in alto. Le perle Millefiori
furono
prodotte in gran quantità perchè usate come merce di scambio
pregiata. I popoli Africani le preferivano ad altre proprio perchè
ricche di fantasiosi disegni floreali.
Quelle con lo sfondo nero furono prodotte
tra il 1850 è il 1920 ca. mentre quelle senza sfondo o con uno sfondo
colorato sono ancora più antiche.
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“Qui sopra notate altre perle antiche Millefiori” |
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In africa fino a ca. 30
anni fa le perle di vetro venivano adoperate come merce di
scambio ma anche come moneta locale.
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“Perle Africane in pasta di vetro della tribù Krobo”
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Ancora oggi come da circa 1000 anni nella provincia di Krobo, Ghana si
fanno
perle
come queste, ancora oggi vengono
prodotte con la stessa tecnica, sembra proprio che il tempo si
sia fermato. Visto la scarsità di materia prima si ricicla il vetro di vecchie
bottiglie, finestre, ecc. dopo essere stato macinato
esclusivamente a mano viene messo in stampi di
terracotta rivestiti di caolino e poi inseriti nei forni che
vengono costruiti con della terra
presa dai nidi di termiti. Una volta che questi forni hanno
raggiunto la temperatura adatta alla fusione la pasta vitrea si
fonde e prende la forma dei fori degli stampi. Dopo che il forno
si è raffreddato si cacciano le perle e con un miscuglio liquido
fatto con polvere di vetro e acqua si abbelliscono con disegni
tribali, rimesse nel forno ad una temperatura più bassa si
aspetta che la polvere di vetro fonde, il risultato e visibile
nella foto qui in alto
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“Perle Africane d'importazione denominate Chevron”
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Antiche perle veneziane, entrate nel commercio africano verso il 1500.
Erano fatte da cinque strati di vetro di colore alternato e
levigate per evidenziarne la struttura.
Alcune avevano delle strisce trasversali. "Le perle qui
esposte sono tutte originali e antiche". |
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